Difference between revisions of "CIL 06, 24520, cfr. p. 3530; CLE 1057 (Q7005)"

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CIL, VI 24520
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CIL 06, 24520, cfr. p. 3530; CLE 1057
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CIL 06, 24520, cfr. p. 3530; CLE 1057
Property / Translation IT: Giacciono qui sorella e fratello che continuano a vivere, disgrazia del padre, un crudele destino li rapì nella prima giovinezza. Pompea, di cognome Eleutheris, si unisce alla tomba ed anche il fanciullo, che gli spietati Dei strapparono alla vita. Sesto Pompeo, figlio di Sesto, dall’illustre soprannome Giusto, che il nostro animo tenne in considerazione con grande amore. Infelice genitore affranto per tale duplice scomparsa, il quale diede sepoltura ai figli, dai quali, invece si sarebbe aspettato di riceverla cosicché il fato invidioso, dalle radici trasformi in Lari la perduta risorsa (il figlio) e, dopo, la gioia della figlia, poi morta. Quanta rettitudine giace qui, quanto sentito amore è sepolto, maturi nello spirito, ma perirono precocemente.Chi non potrebbe piangere le mie disgrazie e non se ne dorrebbe? In quale modo potrei continuare a vivere dal momento che ho dovuto accendere qui per due volte le pire funebri ? Se esistono gli dei Mani, voi appena nati avete già un’autorità divina; Perché tramite il vostro intervento non giunge l’ora della mia morte? / reference
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Publisher: Parole di Pietra

Latest revision as of 16:16, 4 February 2021

Pompeia Eleutheris
Language Label Description Also known as
English
CIL 06, 24520, cfr. p. 3530; CLE 1057
Pompeia Eleutheris

    Statements

    EDR132775
    0 references
    Giacciono qui sorella e fratello che continuano a vivere, disgrazia del padre, un crudele destino li rapì nella prima giovinezza. Pompea, di cognome Eleutheris, si unisce alla tomba ed anche il fanciullo, che gli spietati Dei strapparono alla vita. Sesto Pompeo, figlio di Sesto, dall’illustre soprannome Giusto, che il nostro animo tenne in considerazione con grande amore. Infelice genitore affranto per tale duplice scomparsa, il quale diede sepoltura ai figli, dai quali, invece si sarebbe aspettato di riceverla cosicché il fato invidioso, dalle radici trasformi in Lari la perduta risorsa (il figlio) e, dopo, la gioia della figlia, poi morta. Quanta rettitudine giace qui, quanto sentito amore è sepolto, maturi nello spirito, ma perirono precocemente.Chi non potrebbe piangere le mie disgrazie e non se ne dorrebbe? In quale modo potrei continuare a vivere dal momento che ho dovuto accendere qui per due volte le pire funebri ? Se esistono gli dei Mani, voi appena nati avete già un’autorità divina; Perché tramite il vostro intervento non giunge l’ora della mia morte?
    1 reference
    Parole di Pietra