Difference between revisions of "CIL 06, 17985a, cfr. p. 3521, cfr. CIL 06, 34112; CLE 0856 (Q11839)"
Jump to navigation
Jump to search
(Created claim: EDR identifier (P38): EDR147411) |
(Created claim: Translation IT (P13): Mi fu patria Tivoli: fui comunemente chiamato Agricola ed anche Flavio; sono sdraiato su un fianco come mi vedete e così presso i viventi, negli anni che il fato mi concesse, trascorsi quel po' di vit...) |
||
Property / Translation IT | |||
+ | Mi fu patria Tivoli: fui comunemente chiamato Agricola ed anche Flavio; sono sdraiato su un fianco come mi vedete e così presso i viventi, negli anni che il fato mi concesse, trascorsi quel po' di vita. Né mai mi mancò il vino e mi precedette Flavia Primitiva, dilettissima sposa ed essa stessa casta seguace della dea Faria ed operosa e colma di ogni virtù, con la quale trascorsi trenta dolcissimi anni e a conforto della sua stirpe mi lasciò Aurelio Primitivo, affinchè perpetuasse con la sua pietà la nostra fama, e mi affidò in sicurezza per il resto degli anni la dimora. O amici che leggete, io vi consiglio: versate il vino e bevete abbondantemente, le tempie cinte di fiori, e non rifiutate amorose unioni alle belle fanciulle. La terra e il fuoco distruggono tutto ciò che resta dopo la morte. | ||
Property / Translation IT: Mi fu patria Tivoli: fui comunemente chiamato Agricola ed anche Flavio; sono sdraiato su un fianco come mi vedete e così presso i viventi, negli anni che il fato mi concesse, trascorsi quel po' di vita. Né mai mi mancò il vino e mi precedette Flavia Primitiva, dilettissima sposa ed essa stessa casta seguace della dea Faria ed operosa e colma di ogni virtù, con la quale trascorsi trenta dolcissimi anni e a conforto della sua stirpe mi lasciò Aurelio Primitivo, affinchè perpetuasse con la sua pietà la nostra fama, e mi affidò in sicurezza per il resto degli anni la dimora. O amici che leggete, io vi consiglio: versate il vino e bevete abbondantemente, le tempie cinte di fiori, e non rifiutate amorose unioni alle belle fanciulle. La terra e il fuoco distruggono tutto ciò che resta dopo la morte. / rank | |||
+ | Normal rank |
Revision as of 11:56, 30 August 2016
Funerary epigram
Language | Label | Description | Also known as |
---|---|---|---|
English |
CIL 06, 17985a, cfr. p. 3521, cfr. CIL 06, 34112; CLE 0856
|
Funerary epigram
|
Statements
EDR147411
0 references
Mi fu patria Tivoli: fui comunemente chiamato Agricola ed anche Flavio; sono sdraiato su un fianco come mi vedete e così presso i viventi, negli anni che il fato mi concesse, trascorsi quel po' di vita. Né mai mi mancò il vino e mi precedette Flavia Primitiva, dilettissima sposa ed essa stessa casta seguace della dea Faria ed operosa e colma di ogni virtù, con la quale trascorsi trenta dolcissimi anni e a conforto della sua stirpe mi lasciò Aurelio Primitivo, affinchè perpetuasse con la sua pietà la nostra fama, e mi affidò in sicurezza per il resto degli anni la dimora. O amici che leggete, io vi consiglio: versate il vino e bevete abbondantemente, le tempie cinte di fiori, e non rifiutate amorose unioni alle belle fanciulle. La terra e il fuoco distruggono tutto ciò che resta dopo la morte.
0 references