CIL 06, 10731, p. 3507 (Q11010)

From EAGLE MediaWiki
Revision as of 08:36, 15 July 2015 by FerraroAntonella (talk | contribs) (‎Set a reference)
Jump to navigation Jump to search
No description defined
Language Label Description Also known as
English
CIL 06, 10731, p. 3507
No description defined

    Statements

    EDR149991
    0 references
    AGLI DEI MANI. Chiunque tu sia, tenero padre o madre che hai generato, ascolta: aver prole è buona cosa, se non è avverso il destino. L'invida morte non ti rapisca alltrettanto presto i figli, sì che tu per i miei, quasi fossero tuoi, possa pregare che, come meritano, sia lieve la terra, e, benché spenti, sopravvivano in effige, e siano oggetto di culto per sempre. Il padre Elio Marcellino al figlio Felicissimo. Feci bene, se intendono qualche cosa gli Inferi. Visse dieci anni, cinque mesi, undici giorni.
    1 reference
    L. Storoni Mazzolani
    Iscrizioni funerarie romane
    Milano
    1991
    40-41