Difference between revisions of "CIL 10, 05429; CLE 1144 (Q11029)"
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| - | + | CIL 10, 05429; CLE 1144 | |
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| + | CIL 10, 05429; CLE 1144 | ||
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| + | Carme sepolcrale di Caius Matienus Ovicola | ||
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| + | CAIO MATIENO OVICOLA FIGLIO DI CAIO DELLA TRIBU' UFENTINA, DI ANNI VENTISETTE, BANDITORE E IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI. Avrei dovuto vivere a lungo, ma la Parca spezzò anzitempo il filo della mia vita. Ora, ridotto un pugno di cenere, sono deposto sotto questa lapide. A nessun amico risponderà più la mia voce, non più chiederò docilmente perdono al padre e alla madre; non spunterà il giorno che mi vedrà rinascere. Il fato m'ha concesso soltanto una degna sepoltura. | ||
| Property / Translation IT: CAIO MATIENO OVICOLA FIGLIO DI CAIO DELLA TRIBU' UFENTINA, DI ANNI VENTISETTE, BANDITORE E IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI. Avrei dovuto vivere a lungo, ma la Parca spezzò anzitempo il filo della mia vita. Ora, ridotto un pugno di cenere, sono deposto sotto questa lapide. A nessun amico risponderà più la mia voce, non più chiederò docilmente perdono al padre e alla madre; non spunterà il giorno che mi vedrà rinascere. Il fato m'ha concesso soltanto una degna sepoltura. / rank | |||
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| Property / Translation IT: CAIO MATIENO OVICOLA FIGLIO DI CAIO DELLA TRIBU' UFENTINA, DI ANNI VENTISETTE, BANDITORE E IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI. Avrei dovuto vivere a lungo, ma la Parca spezzò anzitempo il filo della mia vita. Ora, ridotto un pugno di cenere, sono deposto sotto questa lapide. A nessun amico risponderà più la mia voce, non più chiederò docilmente perdono al padre e alla madre; non spunterà il giorno che mi vedrà rinascere. Il fato m'ha concesso soltanto una degna sepoltura. / reference | |||
| + | Author: L. Storoni Mazzolani Publication title: Iscrizioni funerarie romane Place: Milano Year: 1991 Page(s): 248-249 | ||
Latest revision as of 15:27, 10 February 2021
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| Language | Label | Description | Also known as |
|---|---|---|---|
| English |
CIL 10, 05429; CLE 1144
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Statements
EDR147638
0 references
CAIO MATIENO OVICOLA FIGLIO DI CAIO DELLA TRIBU' UFENTINA, DI ANNI VENTISETTE, BANDITORE E IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI. Avrei dovuto vivere a lungo, ma la Parca spezzò anzitempo il filo della mia vita. Ora, ridotto un pugno di cenere, sono deposto sotto questa lapide. A nessun amico risponderà più la mia voce, non più chiederò docilmente perdono al padre e alla madre; non spunterà il giorno che mi vedrà rinascere. Il fato m'ha concesso soltanto una degna sepoltura.
1 reference
L. Storoni Mazzolani
Iscrizioni funerarie romane
Milano
1991
248-249
