CIL 09, 04756, cfr. p. 685; CIL 11, 04188, cfr. p. 1366; CLE 0409, cfr. p. 855 (Q10278)
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CIL 09, 04756, cfr. p. 685; CIL 11, 04188, cfr. p. 1366; CLE 0409, cfr. p. 855
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Statements
I genitori Lucio Licinio Prisco e Fabia Euplia al piissimo figlio Lucio Licinio Severo. Da parte di padre la mia patria è l'Umbria, da parte di madre è Ostia: lì ha fama il limpido Tevere, qui il bianco Nera. Io, che ho vissuto circa venti giri del sole (anni), mentre le guance mi si coprivano di tenera lanuggine ed ero nel pieno delle forze, ero soldato; poi da soldato sono divenuto cenere. E il fato non solo fece questo male, cioè di rapirmi: fece peggio di questo, il fatto che mia madre e mio padre piangono. È accaduto, sono morto: addio Speranza e Fortuna; niente più vi sarà lecido su di me niente durante i secoli: ho perso quello che era vostro; quello che era mio è qui con me.
Classe IIIA Classico - Liceo Properzio Assisi
Enrico Zuddas