Difference between revisions of "ICVR VIII, 20753 (Q10248)"
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+ | Si dice che i santi genitori di Agnese, una volta, abbiano raccontato che la figlia, quando la tromba aveva emesso il lugubre segnale, abbia abbandonato subito il grembo della nutrice e spregiato deliberatamente le minacce e la furia del tiranno. Avendo costui deciso di bruciare il nobile corpo al calore delle fiamme, ella con piccole forze superò la grande paura; per le nude membra fece scivolare la lunga chioma perché occhio mortale non vedesse il suo corpo. O alma Angese, da me veneranda, santo decoro di pudore, ti prego, nobile martire, di essere propizia alle preghiere di Damaso. | ||
Property / Translation IT: Si dice che i santi genitori di Agnese, una volta, abbiano raccontato che la figlia, quando la tromba aveva emesso il lugubre segnale, abbia abbandonato subito il grembo della nutrice e spregiato deliberatamente le minacce e la furia del tiranno. Avendo costui deciso di bruciare il nobile corpo al calore delle fiamme, ella con piccole forze superò la grande paura; per le nude membra fece scivolare la lunga chioma perché occhio mortale non vedesse il suo corpo. O alma Angese, da me veneranda, santo decoro di pudore, ti prego, nobile martire, di essere propizia alle preghiere di Damaso. / rank | |||
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Revision as of 09:46, 1 April 2015
EDB14240 - ELOGIUM S. AGNETIS
Language | Label | Description | Also known as |
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English |
ICVR VIII, 20753
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EDB14240 - ELOGIUM S. AGNETIS
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Statements
14240
0 references
303904
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Si dice che i santi genitori di Agnese, una volta, abbiano raccontato che la figlia, quando la tromba aveva emesso il lugubre segnale, abbia abbandonato subito il grembo della nutrice e spregiato deliberatamente le minacce e la furia del tiranno. Avendo costui deciso di bruciare il nobile corpo al calore delle fiamme, ella con piccole forze superò la grande paura; per le nude membra fece scivolare la lunga chioma perché occhio mortale non vedesse il suo corpo. O alma Angese, da me veneranda, santo decoro di pudore, ti prego, nobile martire, di essere propizia alle preghiere di Damaso.
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