R. Gaeta, in Epigrafi romane di Canosa I, Bari 1989, pp. 269-272, nr. App II, 2 (Q11001)

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R. Gaeta, in Epigrafi romane di Canosa I, Bari 1989, pp. 269-272, nr. App II, 2
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    Statements

    Se v'è chi consente a prender parte al nostro dolore, si appressi e non ricusi qualche lacrima. La giovinetta che sola ebbe cara, rapito in un dolce amore, e qui ha deposta, sventurato! Fu la sua sposa, fino a che lo permise il breve tempo concesso dai fati. Ora, strappata alla casa e ai suoi cari, è qui sepolta. Tutta la grazia del volto, e la persona tanto ammirata sono ombra lieve; le ossa, un pugno di cenere.
    1 reference
    L. Storoni Mazzolani
    Iscrizioni funerarie romane
    Milano
    1972
    16-17
    EDR126808
    0 references