M. Silvestrini, in Epigrafi romane di Canosa, II, Bari 1990, pp. 4-6 add. 16 (Q11943)
Revision as of 07:36, 28 April 2021 by SilviaEvangelisti (talk | contribs) (Changed claim: Property:P3: 245419)
Inscription commemorating the restoration of a thermal building by Caesidius Proculus
Language | Label | Description | Also known as |
---|---|---|---|
English |
M. Silvestrini, in Epigrafi romane di Canosa, II, Bari 1990, pp. 4-6 add. 16
|
Inscription commemorating the restoration of a thermal building by Caesidius Proculus
|
Statements
EDR080430
0 references
245419
0 references
Colui che finché ebbe vita visse sempre da avaro, risparmiando per gli eredi, odioso perfino a se stesso, costui ordinò (nel testamento) che dopo la morte una mano esperta scolpisse la sua figura distesa a banchetto in posa gioviale, affinché almeno nella morte possa finalmente sdraiarsi a riposare, e godere disteso di un sonno sereno. A destra siede il figlio, che partì militare e morì prima del mesto funerale del padre. Ma che se ne fanno i morti di un ritratto gioviale? Semmai, avrebbero fatto meglio a comportarsi in quel modo da vivi. Caius Rubrius Urbanus fece per sé e per sua moglie Antonia Domestica, per suo figlio Cnaeus Domitius Urbicus Rubrianus, per i liberti e le liberte, per i posteri di costoro, e per Marcus Antonius Daphnus.
1 reference
Giulio Mugnai, Alessandro Pancani