M. Silvestrini, in Epigrafi romane di Canosa, II, Bari 1990, pp. 4-6 add. 16 (Q11943)

From EAGLE MediaWiki
Revision as of 07:35, 28 April 2021 by SilviaEvangelisti (talk | contribs) (‎Changed [it] description: Iscrizione commemorante i restauri di un edificio termale ad opera di Caesidius Proculus)
Jump to navigation Jump to search
No description defined
Language Label Description Also known as
English
M. Silvestrini, in Epigrafi romane di Canosa, II, Bari 1990, pp. 4-6 add. 16
No description defined

    Statements

    EDR151303
    0 references
    587751
    0 references
    Colui che finché ebbe vita visse sempre da avaro, risparmiando per gli eredi, odioso perfino a se stesso, costui ordinò (nel testamento) che dopo la morte una mano esperta scolpisse la sua figura distesa a banchetto in posa gioviale, affinché almeno nella morte possa finalmente sdraiarsi a riposare, e godere disteso di un sonno sereno. A destra siede il figlio, che partì militare e morì prima del mesto funerale del padre. Ma che se ne fanno i morti di un ritratto gioviale? Semmai, avrebbero fatto meglio a comportarsi in quel modo da vivi. Caius Rubrius Urbanus fece per sé e per sua moglie Antonia Domestica, per suo figlio Cnaeus Domitius Urbicus Rubrianus, per i liberti e le liberte, per i posteri di costoro, e per Marcus Antonius Daphnus.
    1 reference
    Giulio Mugnai, Alessandro Pancani