CIL 10, 00769, cfr. p. 1006; CIL 16, 00001 (Q11845)

L'imperatore Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della dodicesima potestà tribunizia, acclamato imperatore per la ventesima volta, padre della patria, censore, console per la quinta volta. Ai comandanti delle navi e ai rematori, che hanno militato nella flotta di Miseno sotto il comando del liberto imperiale Tiberio Giulio Optato, e che sono stati congedati onorevolmente, i cui nomi sono di seguito indicati, ai figli e ai loro discendenti ha concesso la cittadinanza romana e il diritto a un matrimonio legittimo con le mogli che avessero avuto nel momento in cui gli veniva concessa la cittadinanza, oppure, a quelli che erano celibi con le donne che avessero in seguito preso in moglie, purchè una sola per ciascuno di loro. L'11 dicembre, sotto il consolato di Fausto Cornelio Silla Felice e Lucio Salvidieno Rufo Salviano, al marinaio semplice Spartico Dipscurto, figlio di Diuzeno, Besso. Copia autenticata, conforme all'originale su tavola bronzea che è stata affissa a Roma nella parte destra del tempio della Fides sul Campidoglio.