CIL 06, 21200, cfr. p. 3526; CLE 0973 (Q11019)
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English |
CIL 06, 21200, cfr. p. 3526; CLE 0973
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Statements
EDR150067
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LE OSSA DI LESBIA QUI SONO DEPOSTE. O tu che passi, se hai un'ombra di pietà nel petto, fermati e versa lacrime sulle mie povere ossa, che qui vedi sepolte. Fu lodata la mia condotta e piacque la mia bella persona ad Anchialo, che il dolore strema. Sono Lesbia. Solo lasciai le dolci consuetudini e, finchè vissi, adempiei docilmente ai miei doveri. Se vuoi conoscere il mio nome, Lesbia. Se quello dei due che m'amarono, uno è il gentile Anchialo, l'altro ottimo Spurio. «Ma che cos'è ciò che vedo?» Son le mie ossa, deposte nell'urna. Vivi, straniero, fino a che ti è concesso; e sta' sano.
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L. Storoni Mazzolani
Iscrizioni funerarie romane
Milano
1991
232-233